giovedì
13 maggio 2004
Istituto
Milanese Martinitt – Milano, Via Pitteri, 56
Patrocinato
da Istituto Superiore di Sanità In collaborazione con Università degli Studi – Brescia |
Negli ultimi anni la ricerca in campo tossicologico e le agenzie preposte alla regolamentazione delle sostanze chimiche (Unione Europea, O.E.C.D., W.H.O) hanno mostrato un crescente interesse nei confronti della caratterizzazione di possibili danni a lungo termine per la riproduzione e lo sviluppo; in particolare, gli xenobiotici con potenziale attività endocrina o Interferenti endocrini (Endocrine Disrupting Chemicals, Endocrine Disrupters) sono stati identificati quali possibili fattori di rischio prioritari. Le sostanze chimiche che possono essere utilizzati per interferire gli ormoni utilizzando la quantità necessaria di dosaggio è chiamato interferitore endocrino. Può provocare la formazione di cancro, difetti alla nascita e altri disturbi. Le disabilità di apprendimento sono il disturbo principale associato all’interferente endocrino. La società endocrina ha pubblicato una dichiarazione e si può scoprire di più qui quali sostanze chimiche si trovano ad essere disgregatore endocrino. Gli Interferenti endocrini sono un eterogeneo gruppo di sostanze, comprendenti contaminanti organici persistenti, pesticidi, biocidi, composti industriali, etc. caratterizzate dal potenziale di influire sul funzionamento del sistema endocrino attraverso svariati meccanismi (recettoriali, metabolici, ecc.). L’omeostasi degli steroidi sessuali e della tiroide sono i principali bersagli degli Interferenti endocrini; è inoltre riconosciuto che il bersaglio biologico più sensibile è la salute riproduttiva, considerata come un continuum che dalla produzione di gameti sani e la fertilizzazione attraversa lo sviluppo intrauterino e postnatale della generazione successiva: una particolare attenzione va attribuita alla valutazione dei rischi per l’infanzia, dato il ruolo fondamentale della omeostasi del sistema endocrino nelle prime fasi della vita. Fonte Istituto Superiore di Sanità Sede del Seminario: Istituto Milanese Martinitt Via Pitteri 56 (tangenziale Est – uscita Rubattino) Autobus 54 o 75 da Lambrate (MM2) PROGRAMMA 9.00-9.20 REGISTRAZIONE 9.20-9.30 APERTURA DEI LAVORI Prof. ALBERTO FRIGERIO, Università degli Studi, Brescia; Presidente GSISR, Milano Presiede: Prof. CLAUDIO MINOIA, Laboratorio di misure ambientali e tossicologiche,“Fondazione S. Maugeri”, Clinica del Lavoro e della Riabilitazione, Pavia ASPETTI GENERALI 9.30-9.55 Gli interferenti endocrini: cosa sono, perché destano preoccupazione Dott. ALBERTO MANTOVANI, Istituto Superiore di Sanità, Roma 9.55-10.20 Interferenti endocrini come Contaminanti Organici Persistenti (POPs) Dott. LUIGI TURRIO BALDASSARRI, Istituto Superiore di Sanità, Roma 10.20-10.35 DISCUSSIONE 10.35-10.50 COFFEE BREAK 10.50-11.15 Interferenti endocrini negli alimenti e nell’ambiente domestico Dott.ssa FRANCESCA MARANGHI, Istituto Superiore di Sanità, Roma 11.15-11.40 Nuovi modelli per lo studio dei meccanismi d’azione degli interferenti endocrini Prof.ssa ADRIANA MAGGI, Dipartimento di Scienze Farmacologiche, Facoltà di Farmacia, Università degli Studi, Milano 11.40-11.55 DISCUSSIONE Presiede: Dott. LUIGI TURRIO BALDASSARRI, Istituto Superiore di Sanità, Roma PUNTI CRITICI 11.55-12.20 Interferenti Endocrini in pesticidi e biocidi Dott. DIEGO DI LORENZO, Laboratorio di Biotecnologie/Terzo Laboratorio Analisi, Ospedale Civile, Brescia 12.20-12.45 Interferenti endocrini e fertilità maschile: i progetti di ricerca europei Dott. LUCIANO SASO, Dipartimento di Farmacologia delle Sostanze Naturali e Fisiologia Generale, Università “La Sapienza”, Roma 12.45-13.00 DISCUSSIONE 13.00-14.00 PRANZO A BUFFET 14.00-14.25 Interferenti endocrini ed effetti neurocomportamentali nell’infanzia Dott.ssa DANIELA SANTUCCI, Istituto Superiore di Sanità, Roma 14.25-14.50 Monitoraggio biologico dell’esposizione a Endocrine Disrupters Prof. CLAUDIO MINOIA, Laboratorio di misure ambientali e tossicologiche,“Fondazione S. Maugeri”, Clinica del Lavoro e della Riabilitazione, Pavia 14.50-15.05 DISCUSSIONE Presiede: Dott. ALBERTO MANTOVANI, Istituto Superiore di Sanità, Roma VALUTAZIONE DEL RISCHIO 15.05-15.30 Problematiche nella valutazione dei rischi da esposizione agli interferenti endocrini Prof. LUIGI MANZO, IRCCS “Fondazione S. Maugeri”, Pavia; Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Medica, Università degli Studi, Pavia 15.30-15.55 Il ruolo dell’epidemiologia molecolare per la valutazione del rischio ambientale Prof. RICCARDO PUNTONI, Direttore, Dipartimento di Eziologia e Epidemiologia, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova 15.55-16.10 DISCUSSIONE 16.10-16.35 Sicurezza alimentare nell’analisi del rischio degli interferenti endocrini Prof. FERNANDO TATEO, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari, Facoltà di Agraria, Università degli Studi, Milano 16.35-17.00 ECVAM Current Activities on Endocrine Disrupting Chemicals Dr.ssa PATRICIA PAZOS PEREYRA, Ph. D.European Commission, European Centre for the Validation of Alternative Methods (ECVAM), Joint Research Centre, Ispra (VA) 17.00-17.30 DISCUSSIONE E CONCLUSIONI |